Los Angeles. Perché scegliere la California ad agosto? Non sembra un’idea geniale!
Nel nostro caso, infatti, si tratta di motivazioni assolutamente soggettive/emotive:
- La California, perché siamo cresciuti con il mito californiano degli anni ‘90, quindi spinti da una certa smania (non potevamo più attendere…dovevamo andare!).
- Ad agosto, per poter avere a disposizione almeno due settimane consecutive di ferie (aspetto fondamentale se si considera che la California non è proprio dietro l’angolo e quindi sarebbe opportuno e vantaggioso visitare il più possibile!).
Non potendo prolungare il viaggio oltre i 15 giorni (17 ago – 1 sett), decidiamo di evitare i parchi nella zona interna, anche perché pare ci siano delle temperature davvero alte ad agosto, e di puntare invece alla costa, percorrendola da sud verso nord o viceversa; ci concediamo solo una piccola deviazione interna per visitare lo Yosemite National Park.
Il clima appare perfetto: caldo, ma non troppo (perché ventilato), sulla costa meridionale e fresco lungo la costa settentrionale; la fortuna ci consentirà di vedere anche il Golden Gate Bridge di San Francisco senza nebbia! 😉
Come consiglio, eviterei i mesi di luglio/agosto per visitare i parchi interni della California; nella Death Valley sono stati raggiunti anche i 50°C!!!!
L’idea del nostro viaggio è quindi quella di atterrare a San Francisco o Los Angeles e di ripartire da Los Angeles o San Francisco. Con largo anticipo (a dicembre per agosto dell’anno dopo!), riusciamo a trovare dei biglietti aerei della Turkish Airlines a prezzo conveniente, pur arrivando e partendo da due città diverse: decidiamo di arrivare a Los Angeles e ripartire da San Francisco perché gli orari dei voli sono più comodi.
Partiamo alle 7:10 da Roma Fiumicino. Facciamo scalo ad Istanbul (Ataturk) per un paio d’ore ed atterriamo poi all’aeroporto internazionale di Los Angeles (LAX) alle 16:30 ora locale (all’ 1:30 del 18 agosto ora italiana considerando -9 h di FUSO ORARIO).
Insomma, 3,30 h per arrivare ad Istanbul e 13,45 h per arrivare a Los Angeles.
All’aeroporto LAX, sbrigate le pratiche burocratiche per l’ingresso negli States, prendiamo la navetta Super Shuttle (van in condivisione) per raggiungere l’albergo Hotel Erwin al costo di 25 $ per due persone.
Ci sono due compagnie di navette porta a porta, Prime Time Shuttle e Super Shuttle, che partono dal livello inferiore dell’aeroporto (arrivi) e servono praticamente tutti gli alberghi. Le fermate sono indicate da un cartello arancione con la scritta “SHARED RIDE VANS”.
Sfatiamo subito un mito: per visitare Los Angeles non è assolutamente indispensabile un’automobile! Anzi… i mezzi pubblici sono puliti, affidabili e puntuali. Certo, la rete integrata dei trasporti (autobus, metro, metro leggera, etc.) è davvero vasta ed all’inizio può disorientare, ma basta studiare un po’ prima della partenza ed il gioco è fatto. Alla fine abbiamo fatto proprio così e non ci siamo assolutamente pentiti della scelta: per i primi giorni abbiamo utilizzato esclusivamente i mezzi pubblici (oltre all’ Hop-On Hop-Off di Starline Tour di cui parleremo più avanti) riuscendo a raggiungere ogni angolo della città, godendo del panorama offerto in ogni istante e soprattutto… non avendo alcun problema di parcheggio (tenete presente che a Los Angeles sono molto cari)!
L’Hotel Erwin si trova a Venice Beach, precisamente a 1697 Pacific Avenue, non distante dalla stazione ferroviaria Venice Beach Station e dal Venice Beach Boardwalk (o Ocean Front Walk) con la famosissima Muscle Beach.
Entrati in albergo mi sembra subito un luogo da surfista grazie al suo interior design. Ambiente fresco, colorato, pulito e camera enorme (direi un monolocale, con tanto di cucina!). Posizione ottima, soprattutto per chi vuole vivere la spiaggia e l’oceano.
Disfatte le valigie, decidiamo di fare una passeggiata veloce a Venice Beach, in modo tale da cenare anche, ed iniziare ad assaporarne l’atmosfera.
Ad 1 Km circa dall’albergo, precisamente al 100 W Washington Blvd, approfitteremo al mattino successivo della presenza di Sturbucks per fare colazione, siamo appassionati di muffins e questo luogo è l’ideale!
Iniziamo subito la visita della città!
Downtown è la zona centrale di Los Angeles, il distretto amministrativo in cui si trovano i principali uffici. Raggiungiamo questa zona con l’autobus 733 (gestito da Metro) da Main/Grand a Venice/Robertson e poi la metro da Culver City Station a Metro Center Station (Expo Line).
Sull’autobus acquistiamo la TAP card (ricaricabile per il pagamento dei mezzi pubblici).
Per avere subito una panoramica di Downtown, decidiamo di salire sull’autobus scoperto Hop-On Hop-Off di Starline Tour, in particolare prendiamo la Purple Route dalla fermata 31 alla fermata 44 (tour completo, tra cui i seguenti punti di interesse: Chinatown, Olivera Street, Little Tokyo, Staples Center, LA Live).
Comprare i biglietti per l’Hop-On Hop-Off è stata davvero un’ottima scelta!
Ci sono 5 linee che toccano praticamente tutte le zone della città con audioguida annessa e puoi scendere e salire in modo tale da visitare i luoghi di interesse. Nel frattempo, eviti di percorrere enormi distanze a piedi e ti godi la città (specialmente se è una bella giornata di sole). Noi abbiamo deciso di comprare i biglietti per due giorni: abbiamo così sfruttato questo particolare autobus anche il giorno seguente per raggiungere Beverly Hills ed Hollywood.
Il piacevole tour della Purple Route termina al complesso ricreativo LA live dove troviamo il Grammy Museum, il Nokia Theater (che ospita gli MTV Music Awards) e lo Staples Center (dove giocano i Lakers, i Clippers e gli Sparks).
A piedi ci dirigiamo verso Pershing Square (parco pubblico molto carino nei pressi della stazione metro Pershing Square, Purple&Red Lines) e poi in metro (Red&Purple Lines) verso la futuristica Walt Disney Concert Hall (sala da concerti sede della LA Philarmonic Orchestra). A seguire, la City Hallossia il municipio (consiglio di salire al 27° piano da cui si gode di una vista spettacolare della città) e la Cathedral of Our Lady Queen of Angeles(chiesa più importante della città). Continuando a risalire, raggiungiamo El Pueblo con Olivera Street; facciamo un rapido giro al coloratissimo mercato messicano (si trovano tantissimi oggetti di pelle in stile tipicamente messicano) e poi da Union Station riprendiamo l’autobus 733 per ritornare a Venice.
Raggiunta Venice, ci addentriamo nei Venice Canals. Ci sembra subito di entrare in un’oasi naturale, con questi canali collegati tra loro da ponticelli e case davvero bellissime. La cosa che più sconvolge è un’estrema sensazione di libertà: non esistono recinzioni, non esistono cancelli, non esistono pannelli oscuranti; praticamente passeggiando tra i canali ti sembra di entrare nelle case private.
Vogliamo assolutamente assistere al tramonto sulla spiaggia, quindi ci dirigiamo verso l’Ocean Front Walk. Si tratta di una vera e propria fiera degli eccessi dove si trovano culturisti, skaters, bellezze sui pattini, artisti di strada. Ricordate le scene del famoso telefilm “Baywatch”? Ecco, esattamente così.
Consiglio di fare una capatina a Muscle Beach, la famosissima palestra all’aperto sulla spiaggia dove i culturisti fanno sfoggio dei propri bicipiti: qui è nato tra gli altri anche il mito di Arnold Schwarzenegger.
Una volta giunti sulla spiaggia, sentiamo l’imminente esigenza di camminare a piedi nudi e di toccare quella sabbia bianca e fresca. Poi, con l’acqua dell’oceano che ci bagna (un’acqua piuttosto fredda, ma ne vale la pena!) ci godiamo uno spettacolare tramonto.
Ecco, tutto quello che per anni hai guardato soltanto attraverso uno schermo televisivo è lì davanti a te!
Per la cena ci fermiamo in uno dei tanti ristoranti/pub che cucinano principalmente carne e quindi burgers (il famoso Denny’s!).
Come anticipavo, decidiamo di sfruttare l’Hop-On Hop-Off anche per raggiungere Beverly Hills e Hollywood. Quindi, con il bus da Venice arriviamo a Santa Monica e, dopo la nostra classica colazione ad uno Sturbucks di zona (cogliamo l’occasione anche per fare un giro a Santa Monica), prendiamo la Yellow Route da 57-Santa Monica Pier a 7-Beverly Hills -3rd st.
La linea gialla del tour consente di addentrarsi in una delle zone residenziali più esclusive al mondo: praticamente un giro tra le ville degli eroi del grande schermo. E’ palese la ricchezza che caratterizza Beverly Hills; devo dire, mai visto posto più curato nella mia vita! Mi ha colpito così tanto che non credo ci siano parole adeguate per la descrizione. In questo caso, la realtà supera l’immaginazione. E poi, ancora una volta, il mito che diventa realtà: il famosissimo CAP 90210.
Scesi alla fermata 7-Beverly Hills-3rd st della Yellow Route, ci dirigiamo a piedi verso Rodeo Drive. Durante la passeggiata, diamo un’occhiata al tribunale (CourtHouse). Giunti a Rodeo Drive, un tratto di tre isolati delimitato da file di palme, saltano subito all’occhio le boutique di lusso (Gucci, Armani, Chanel, Burberry, Zegna,…) e le macchine costosissime posteggiate o in circolazione.
Purtroppo, non abbiamo incontrato alcuna celebrity, al netto di un paio di modelle in posa per un servizio fotografico!
Verso la fine di Rodeo Drive (all’incrocio con Wilshire Blvd), troviamo via Rodeo con i meravigliosi Spanish Steps e la celeberrima fontana. Nei paraggi è situato anche il famoso albergo dove è stato girato “Pretty Woman”, il Four Seasons Hotel.
Dopo un giro per Beverly Hills, riprendiamo il nostro autobus scoperto (questa volta la Red Line) da 7-Beverly Hills-3rd st (dove ci aveva lasciati la Yellow Route) a 1-Chinese Theatre (Hollywood). Durante il tragitto non possiamo fare a meno di notare le bandiere arcobaleno lungo Santa Monica Blvd e per il Sunset Strip di West Hollywood (zona situata tra il centro di Hollywood e Beverly Hills). Il Sunset Strip è una strada famosissima dove si trovano i migliori locali notturni della zona, spesso location di film.
Arriviamo ad Hollywood, la zona più famosa di Los Angeles e forse del mondo.
L’autobus ferma nei pressi dell’Hollywood&Highland, un centro commerciale all’aperto su più piani che offre un’ottima vista dell’Hollywood Signsulla collina Mount Lee.
Ad Hollywood nessuno può esimersi dalla passeggiata lungo la Walk of Fame!!! 😉 Quindi tra le stelle che onorano i personaggi del mondo dello spettacolo, arriviamo al TCL Chinese Theatre (dove si trovano le impronte dei personaggi famosi); qui è davvero facile trovare sosia di stars per fare una foto!
Dopo il pranzo, siamo pronti per il tour alla volta delle stratosferiche ville immerse nel verde delle colline di Hollywood: salite e discese, scorci sulla città mozzafiato e piccoli spiragli tra la vegetazione di case lussuosissime (castelli li definirei!). All’improvviso mi sento al settimo cielo quando mi accorgo di essere davanti alla villa del mitico Ozzy….si, lui! Ozzy Osbourne!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Quante volte l’avrò vista quella casa nel reality su MTV!!!!! E’ così…tutto si materializza!
Questo tour è consigliabile anche perché è un modo per salire sulla collina della famosa scritta.
Finito il giro di circa 2 h, con la Red Route e poi la Yellow Route sempre dell’Hop-On Hop-Off ritorniamo a Santa Monica. Devo dire che questa località fa un’ottima impressione: pulita, curata, bella gente!
Così facciamo una passeggiata serale lungo la passerella del Santa Monica Pier, il vero simbolo di Santa Monica; è da vedere assolutamente anche perché segna la fine della famosa Route 66.
La giornata è finita! Fiuuuuuuuu
E dopo aver vissuto nei nostri telefilm preferiti, dopo aver visto ville stupefacenti, è l’ora del divertimento puro, direzione Universal Studios.
Da qui in poi utilizziamo l’auto per facilitare gli spostamenti; quindi, per prima cosa, ci dirigiamo all’agenzia Hertz di Santa Monica alle 7 am per ritirarla (un po’ prestino! Ma è importante arrivare agli Studios all’apertura).
Come già anticipato, per i primi tre giorni abbiamo deciso di evitare lo stress cittadino (traffico + parcheggio), affidandoci completamente ai mezzi pubblici (ed all’Hop-On Hop-Off), prendendo l’auto solo a partire dal quarto giorno.
Abbiamo scelto l’agenzia Hertz: occhio che tipicamente le tariffe on-line comprendono esclusivamente la LDW (Loss Damage Waiwer, ovvero l’esonero da ogni responsabilità per danni e furto al veicolo) e la LIS (Liability Insurance Supplement, ovvero la copertura nei confronti di terzi qualora si abbia la responsabilità dell’incidente), ma NON l’assicurazione sui danni personali e l’assistenza stradale all-inclusive. Consigliamo vivamente di aggiungere al pacchetto queste ultime due opzioni (bisogna pagare direttamente in agenzia) per poter viaggiare “senza pensieri”!
E, mai come in questo caso, la scelta è stata decisamente azzeccata: abbiamo, infatti, forato una gomma in autostrada, in una zona completamente isolata; avendo l’assistenza, abbiamo tranquillamente telefonato e dopo poco è arrivato un addetto che ci ha sostituito in 5 minuti la ruota con quella di scorta e ci ha consigliato di fermarci ad un vicino paesino per la riparazione della gomma principale. Il costo della riparazione ci è stato rimborsato al momento della consegna dell’auto.
A questo punto, ritirata l’auto all’agenzia, impostiamo il navigatore per raggiungere gli Universal Studios (21,6 mgl, ovvero 34,6 km). Arrivati al parco, seguiamo le indicazioni per General Parking (abbiamo infatti comprato dall’Italia, insieme ai biglietti di ingresso al parco, anche il pass per il parcheggio).
Il parco non è ancora aperto, per cui abbiamo il tempo per fare colazione tranquillamente.
Trascorriamo lì l’intera giornata, fortunatamente assolata, tra studio tour, spettacoli di acqua, giostre; assolutamente da non perdere sono lo studio tour (una navetta che fa il giro di 13 set cinematografici, tra cui CSI), Water World ( uno spettacolo di acqua mozzafiato con degli stuntman bravissimi), Transformers (una giostra 3D), Fast & Furious supercharged, King Kong 360 (sempre 3D).
In ogni caso, arrivare presto ti consente di fare praticamente tutto.
Per quanto riguarda ciò che si trova nei negozi del City Walk, non potete non comprare la famosissima, strabiliante, eccezionalmente buona ciambella di Homer Simpson!!!!
Dopo la giornata trascorsa agli Studios, ritorniamo a Venice, dove ci aspetta la tanto odiata preparazione della valigia!
Venerdì 21 lasciamo l’albergo di Los Angeles puntando dritti a Disneyland, per arrivare poi in serata a San Diego.
Quello in California è il primo dei Disneyland a vedere la luce, nel 1955. Appena entrati, infatti, si ha l’idea di un parco giochi d’altri tempi; completamente diverso dagli Universal Studios del giorno prima.
E’ un vero e proprio mondo fatato, adatto sicuramente ai più piccoli. Ci caliamo nell’atmosfera ed iniziamo a girare tra le giostre cercando di scegliere quelle non troppo da bambini (per esempio, The Tower of Terror, Space Mountain, Indiana Jones Adventure, …). Da non perdere è Cars Land.
Bene… finisce così la prima parte del nostro viaggio in California. Alla prossima!