Maldive a Pasqua: Atollo Male Sud. Penso che per un viaggiatore non esista solo il mal d’Africa, ma siano tanto i luoghi che ti lasciano quella sensazione di struggente malinconia che ti spingerebbe a prendere nuovamente un aereo per farci ritorno. Ecco, nel nostro caso è stato il mal di Polinesia che ci ha spinto verso quest’altro Paradiso!
E credetemi, non è solo un modo di dire… quando i tramonti sull’Oceano ti conciliano con il mondo, quando ti cullano ed avvolgono tiepide acque marine e quando è una tavolozza di colori a circondarti, non è forse così che immaginiamo il Paradiso???
Prenotiamo con circa 4 mesi di anticipo un volo per le Maldive, Aeroporto internazionale Malè – Ibrahim. Partiremo all’inizio di Aprile, in coincidenza con il periodo Pasquale.
Siamo al limite della STAGIONE CLIMATICA favorevole. Quella secca si estende da dicembre ad aprile, periodo in cui l’umidità è lievemente più bassa ed è maggiore la probabilità di trovare cielo sereno e mare calmo. Nella restante parte dell’anno la stagione è umida e le piogge possono essere più frequenti. Confermo che abbiamo trovato tempo sempre bello, ad eccezione di un solo giorno di pioggia torrenziale che comunque aveva un fascino incredibile. L’umidità era veramente alta (sopra l’80%) e, per chi non è abituato, può creare un pò di insofferenza iniziale.
Come COMPAGNIA AEREA scegliamo Srilankan Airlines, confesso che l’abbiamo conosciuta per la prima volta in quell’occasione. Eravamo un pò titubanti, ma il costo del volo era molto interessante e alla fine abbiamo deciso di provare! La durata totale del viaggio è di circa 13h, incluso uno scalo tecnico di 2h a Colombo, nello Srilanka. Il volo è stato quanto mai singolare, i passeggeri erano quasi totalmente cingalesi con stravaganti abitudini in termini di bagagli, questi erano rappresentati da scatoloni di ogni dimensione e peso e, in più di un caso, abbiamo assistito a contrattazioni del peso con il banco del check in, nonchè a proposte di imbarco bagagli per conto di qualcun’altro… insomma, saliamo in aereo un pò perplessi! I pasti a bordo non collimano perfettamente con i nostri gusti, li annoveriamo tra i peggiori mai ricevuti. Ma il volo procede senza contrattempi, la scelta di film a bordo ci soddisfa e comunque l’importante è arrivare puntuali!
Arriveremo al mattino presto, considerando il FUSO ORARIO di + 5h rispetto all’ora italiana.
La MONETA UFFICIALE è la Rufiyaa maldiviana (1€ vale circa 17 RF) tuttavia, spesso accettano anche dollari ed euro e, se come noi, soggiornate in un Resort, qui si ha la possibilità di pagare tutto tramite carta di credito; quindi valutate bene se vi convenga cambiare denaro.
Sino a qui tutto abbastanza semplice. Le difficoltà maggiore risiede nella scelta di un posto in cui soggiornare. Questi favolosi atolli nel cuore dell’Oceano Indiano non sono una meta come le altre, non un semplice luogo da visitare, bisogna conoscerli, comprenderli e poi sceglierli e solo allora ci si può lasciare andare alle infinite emozioni che possono suscitare.
Nella prima fase organizzativa stavamo commettendo un errore che avrebbe compromesso il nostro fantastico viaggio. Attratti da prezzi molto bassi e dalla disponibilità in contemporanea di strutture nuove e ben recensite, avevamo deciso di soggiornare su una delle famose “ISOLE DEI PEASCATORI”, negli ultimi anni si stanno proponendo nel campo del low cost come le cosiddette “Maldive alternative”; noi eravamo orientati per MAAFUSHI. Per fortuna che esistono i diari di viaggio… la lettura ci è stata d’aiuto e ci ha condotto ad una riflessione fondamentale per chi vuole fare questo viaggio. Abbiamo letto di spiagge piene di rifiuti, di continui roghi e di mare tutt’altro che spettacolare, della necessità di accedere solo alle spiagge in cui è consentito il bikini per la donna (ricordate che gli abitanti abbracciano la fede islamica sunnita), spiagge che di conseguenza possono essere molto affollate. Non c’è barriera corallina e quindi bisogna partecipare ad escursioni organizzate per fare snorkeling, rilassarsi su isole deserte, insomma, vivere le Maldive! Le escursioni costano tanto, senza contare che non sono proprio il massimo del relax e non ti consentono di godere appieno di momenti della giornata in cui questi luoghi danno il meglio di se… l’alba ed il tramonto sull’Oceano Indiano sono uno spettacolo! Allora ci siamo detti… scegliamo le Maldive perchè cerchiamo un paradiso e, nel nostro paradiso, non prevediamo rifiuti, roghi, restrizioni e levatacce al mattino per lunghi viaggi in motoscafo… a posteriori dico, ottima riflessione!
Nella scelta dell’atollo e del resort ci siamo affidati a Mondomaldive, una esauriente fonte di informazione per questa meta. Abbiamo chiesto dei preventivi direttamente a loro e si sono mostrati molto competitivi rispetto ai canali classici che usiamo nei nostri viaggi.
La scelta è fatta, optiamo per l’Adaaran Resort, nell’Atollo di Male Sud. C’è l’accoglienza direttamente in aeroporto ed un viaggio di 40 minuti in motoscafo ci traghetta in paradiso. Ci accoglie una spiaggia deserta, bianchissima che contrasta magnificamente con le acque cristalline e con la luce di mezzogiorno è tutto ancora più abbagliante.
Come è solito in questi luoghi, ci offrono un cocktail, fazzoletto rinfrescante e ci accompagniamo alla nostra accomodation. La stessa riflessione che ci ha condotto a scegliere l’atollo ci ha spinto anche verso la scelta della camera che riteniamo sia fondamentale in un posto come questo. E’ vero, è onerosa, ma se un posto ti dà la possibilità di vivere sull’acqua non puoi scegliere altro. Water bungalow for ever!
Per la recensione con i dettagli della struttura visitate la sezione “I nostri itinerari“.
L’infradito sarà la sola calzatura che useremo in questi giorni e indossare le scarpe sarà il trauma più grosso che affronteremo sull’isola prima del rientro.
Le giornate trascorrono in compagnia del nostro reef, a 2 minuti di nuoto o passeggio (dipende dalla marea) dal nostro bungalow avevamo una piccola insenatura con una parete a strapiombo nell’oceano, spettacolare per fare snorkeling!
Pesci sergente di tutti i tipi, pesce palla, pesce balestra, pesce pappagallo, pesce farfalla ma anche napoleaone, murene, flauto, tordo verde e blu etc. Per i più fortunati non è mancata la tartaruga (io non so tra quelli, purtroppo!). Col buio si avvicinavano squali e mante.
Il nostro unico impegno? Quello con i pasti… essendo in all inclusive avevamo colazione, pranzo, cena e spuntini all’occorrenza.
Il nostro tapis roulant? Le passeggiate intorno all’atollo, circa 15 minuti per girarlo tutto tra fitta vegetazione e piacevolissimi incontri.
La sera trascorre in compagnia di un simpaticissimo airone cenerino in “battuta di caccia”, per modo di dire… nonostante la tribuna di tifosi, in 8 serate e un numero infinito di tentativi abbiamo assistito ad un solo successo. Ma quanto ci mancherà la sua compagnia!!!
Le Maldive sono un viaggio con se stessi, non sono una serie di attrazioni da visitare, non sono giornate diverse tra di loro e distrazioni a farti compagnia. Ci sei tu e la meravigliosa manifestazione della natura in una delle forme che noi maggiormente preferiamo.
Non siamo soliti tornare in un posto, ma qui… ci ritorneremo! noi ci ritorneremo!