E’ tempo di mare… finalmente!!! Thailandia a Gennaio – Phuket.
Partiamo il 4 gennaio con un volo Air Asia dall’aeroporto minore di Bangkok, il Don Muang (a circa 23 Km a nord-ovest della città), diretti a PHUKET; il volo durerà circa 1 ora e 30 minuti ed ha un costo irrisorio (nemmeno 50€ a persona). Air Asia è la compagnia low cost più grande al mondo e, quest’aeroporto, è quasi totalmente destinato ad essa. Al rientro in Italia partiremo direttamente da Phuket, senza ripassare da Bangkok. Se invece pianificate un rientro in Italia con scalo a Bangkok, considerate l’eventuale necessità di cambiare aeroporto poiché le compagnie maggiori partono da quello internazionale Suvarnabhumi (tra di loro distano circa 40 Km, 1 h di auto).
Arrivati a Phuket, sono le 18:00, come a Bangkok, il FUSO ORARIO è di + 6 h rispetto all’ora solare italiana.
Per i TRASFERIMENTI, ci rendiamo subito conto di una gestione differente dei taxi rispetto alla capitale, non usano il taxi meter ma bisogna concordare il prezzo e, sappiate, sono tra i più cari della Tailandia. Hanno un desk immediatamente all’uscita del terminal, guardate alla vostra destra. Per arrivare al nostro punto d’interesse, Kata, a circa 40 Km dall’aeroporto, partono da una tariffa di 1200 Baht, contrattando si arriva a 900 Baht (circa 23€), quindi, insistete per questa cifra. Il servizio di taxi UBER non è presente. Non accettano pagamenti tramite POS, munitevi immediatamente di contanti!
La MONETA UFFICIALE è il Baht (1€ equivale a circa 40 Baht), si può prelevare al bancomat o servirsi di un ufficio di cambio, consiglio questi ultimi poiché non applicano alcuna commissione, a differenza del bancomat che ne ha una fissa di 200 Baht, anche il tasso applicato l’ho trovato vantaggioso.
Con il traffico delle ore 18:00 il viaggio verso il nostro albergo è interminabile!
Si tratta dello SUGAR PALM GRAND HILLSIDE, prenotato dall’Italia con largo anticipo. La posizione è buona, in 5 minuti a piedi si arriva in spiaggia. Per accedervi bisogna percorrere una salita abbastanza ripida, fortunatamente è breve e si può affrontare. Proprio perché situato su una collinetta, alcune camere hanno una vista molto bella. Come vedrete nella recensione dettagliata della struttura, presente alla sezione “I nostri itinerari”, non è proprio un super lusso, ma più che decoroso.
Phuket è una meta che in questo periodo (ricordo che ci siamo stati in gennaio) offre un mare spettacolare, in aggiunta al fatto di essere un’isola molto economica, dall’ambiente vivace e dalla movimentata vita notturna. C’è inoltre ampia scelta di sistemazioni, dalle semplici guest house ai resort lussuosi. Tuttavia, è bene che si faccia una scelta consapevole, non parliamo di un’isola dall’atmosfera maldiviana, natura incontaminata e spiagge deserte; se è questo che cercate, vi consiglio di scegliere isole del tipo Koh Phangan, Similan Island, etc. Phuket è molto caotica, il traffico è congestionato e le spiagge sono popolate ma, ci tengo a dirlo, stupende a modo loro. E’ un mare, da dicembre ad aprile, calmo e con varie tonalità di azzurro intenso, balneabile con molta tranquillità. Il modo migliore per girare l’isola, anche se ci vuole tanto coraggio a guidare da queste parti, è uno scooter; il noleggio costa poco, riesci a muoverti agevolmente nel traffico e le distanze sono tali da riuscire tranquillamente a coprirle.
Per tutto quanto sopra descritto è diventata meta di vacanzieri di lungo periodo, abbiamo conosciuto tantissimi pensionati italiani che, liberi dagli impegni lavorativi e incoraggiati dal basso costo della vita e, ci raccontavano, da un servizio sanitario decisamente sopra la media, vivono per metà dell’anno in quest’isola, rientrando in Italia solo in primavera. Che dire, tutti meravigliosamente soddisfatti di questa scelta… qualcosa dovrà pur significare???
Veniamo a noi, le SPIAGGE. Il nostro albergo è a 5 minuti a piedi dalla famosa Kata beach e, qualche minuto in più da Kata noi; dal nostro punto di vista, questa è sicuramente la parte dell’isola in cui vale maggiormente la pena soggiornare. Kata beach è una bellissima e lunghissima spiaggia con i tramonti sull’Oceano tra i più belli mai visti.
Da qualche anno la municipality ha vietato la presenza di stabilimenti con ombrelloni e sdraio e questo la rende dall’aspetto più wild. Consiglio di acquistare una stuoietta da uno dei numerosi venditori della zona e in questo modo si sta comodissimi sdraiati direttamente sulla sabbia. Ci sono molte palme, per cui anche l’ombra non manca. Al mattino presto c’è poca gente e l’acqua è meravigliosa, molti passeggiano e fanno running. Anche se è vietato l’accesso ai cani, spesso ci sono ed alcuni sono veramente adorabili! Purtroppo, ci sono anche degli aspetti negativi: è frequente la presenza di rifiuti in spiaggia, sia per l’inciviltà dei turisti sia per la poca organizzazione (non si trovano cassonetti dei rifiuti); questo determina spesso un cattivo odore. Sono inoltre presenti un paio di punti di giochi d’acqua (moto d’acqua, parasailing, etc.) che, sebbene siano dei piacevoli intrattenimenti, comportano una delimitazione delle aree per i bagnanti e motoscafi che passano in continuazione in maniera sconsiderata.
Kata noi è sicuramente più bella, perchè più piccola e più tranquilla, con un unico resort che occupa il terreno fronte mare. Concedetevi una giornata di assoluto relax sulla sua bianchissima sabbia.
A poca distanza da Kata (circa 3 Km) c’è Karon beach, si raggiunge con 10 minuti di motorino o di tuk tuk. Non offre paesaggi tanto diversi da Kata, è un pò più piccola e più tranquilla, il mare, però, può essere più mosso e torbido. Diciamo che non eccelle per alcun aspetto particolare.
Ancora più a nord di Karon (circa 10 Km da Kata) si trova la più nota Patong, famosa non tanto per la sua spiaggia, quanto per la movimentatissima vita notturna. Da Kata ci si può arrivare anche in taxi o tuk tuk, con una tariffa fissa di 400 Baht/tratta. Qui la spiaggia è molto caotica e superaffollata, diciamo che non rientra perfettamente tra le nostre preferite.
In quanto a VITA NOTTURNA Patong si riscatta e merita una visita. Ha un’intera zona dedicata allo street food (ricorda molto la capitale Bangkok), presenta un grande e moderno shopping mall il Jungceylon e una vita notturna che ruota intorno a discoteche, club e prostituzione. Nel passeggiare lungo la famosissima Blanga road, o via della perdizione, come viene spesso soprannominata, tra vetrine di giovani ragazze, esibizioni di donne ed uomini di ogni gusto sessuale, è un continuo susseguirsi di inviti per assistere a sexy show, Ping Pong o altri spettacoli hard. E’ molto caratteristica ed un giro vale la pena farlo.
Molto più tranquilla, e decisamente più piacevole dal nostro punto di vista, risulta la serata a Kata, ricca di ristorantini con pesce fresco a prezzi, nonostante sia una zona turistica, decisamente economici.
Vi consiglio di andare ad occhio e di prediligere una cottura alla piastra per gustare al meglio la freschezza della pietanze. Non mancano, tuttavia, soluzioni alternative. Noi ci siamo trovati bene al Palm Square e al Red Chair Plus.
Al Palm Square si entra in un cortile dall’atmosfera rilassata. Ci sono sia tavoli classici che panche con tavolini bassi, musica live molto piacevole (le ragazze che abbiamo ascoltato noi erano molto brave!). Il menù, come ho visto essere norma da queste parti, è un libro… cucina internazionale, thai, seafood, etc. Noi abbiamo optato per cucina thai, per quanto ne capisco piatti no spicy buoni. La cosa sorprendente il dolce, una chocolate tart presentata molto molto benee anche molto buona. Il prezzo è più alto rispetto alla media dei locali sul posto, ma sempre molto più basso rispetto agli standard italiani.
Il Red Chair Plus è un ristorante thai consigliato da chi vive da tempo sul posto. Il locale si trova in una via non centralissima, per raggiungerlo a piedi dalla zona di kata beach bisogna percorrere una strada spesso senza marciapiedi quindi… attenzione!
Si presenta pulito, ovviamente considerando il livello di pulizia media dei locali in questa zona, e decisamente ricco di clientela.
Nella scelta attenzione al piccante, si cela ovunque! Da non perdere il Pat Thai Egg, molto buono! Abbiamo provato poi una zuppa di pollo (Tom yam mi sembra) il cui sapore era però coperto da zenzero e piccante e dei noodle con gamberetti, anche questi piccantissimi. I vari fried sono buoni. Il dolce decisamente poco locale ma squisitissimo, chocolate browne with vanilla ice cream… confesso, questo tocco americano è quello che ci è piaciuto di più! Il prezzo molto basso, la portata più cara acquistata è sui 120 Baht (circa 3 €).
Per chi soggiorna a Phuket è quasi d’obbligo concedersi qualche ESCURSIONE per visitare una delle tante isolette meravigliose che la circondano. Ci sono tantissime agenzie che le organizzano, ma attenzione a quale scegliete! Inoltre vi consiglio anche di considerare le distanze nella scelta dell’escursione stessa, altrimenti rischiate di trascorre una giornata nel traffico. Vi allego una piantina dell’isola in modo che vi possiate orientare meglio.
Si parte molto presto al mattino (con pick-up in hotel) per evitare il gran traffico e arrivare prima alle isole. La barca è un motoscafo veloce in ottime condizioni e non è strapieno (circa 30 persone). Una guida in lingua per ogni nazionalità presente a bordo. Durante il tragitto frutta, bibite e biscotti a disposizione.
L’escursione alle Phi Phi island è meno impegnativa, più breve il tragitto e dura di meno, anche il fondale è più spento… tuttavia, sarebbe un peccato perdersi lo scoglio dal quale Leonardo Di Caprio effettuava i suoi tuffi nel film “The beach” in un’apparente vita da sogno. La famosa Maya Bay a Phi Phi ley è bersaglio di barconi di turisti e perde tutto il suo fascino se visitata in maniera sbagliata. Il tour che abbiamo acquistato organizza una sorta di giro al contrario per cui l’impatto è meno duro. Tuttavia, se avete la possibilità di soggiornare qualche giorno presso la più grande Phi Phi Don, potrete raggiungere la baia in autonomia negli orari in cui sull’isola c’è pochissima gente!
Ed anche questa bellissima sensazione di calore sulla pelle, in pieno inverno, volge al termine. Il nostro tour si conclude con il mare negli occhi e la voglia, come sempre accade, della prossima meta!