Il Viaggio e la Fotografia… che incredibile connubio!
All’inizio del nostro percorso, senza la mia adorata Reflex, vivevamo un dramma continuo… l’hard disk del nostro cervello non era mai sufficiente ad accumulare tutto il bello sul quale i nostri occhi si poggiavano, e tutto quanto solo un obiettivo fotografico è in grado di catturare, nemmeno ci sfiorava. Poi è arrivata lei, mia inseparabile compagna di viaggi. Ogni immagine, ogni momento, ogni emozione, lei è lì con noi per aiutarci a portarla a casa.
Purtroppo la fotografia non è una cosa semplice, la conoscenza delle tecniche di base è assolutamente necessaria per migliorare la qualità dei nostri scatti. Da qui l’idea di condividere con voi le principali nozioni che una principiante come me si porta in giro!
Gli aspetti da tenere in considerazione sono:
La ricerca della luce
La fotografia non è altro che la registrazione dell’immagine su un supporto fisico per mezzo della luce trasmessa attraverso l’obiettivo.
Se non c’è luce non si possono fare foto. Quindi la protagonista principale è lei, la luce!
Se la luce naturale non c’è, c’è poco da inventarsi, bisogna usare il flash. L’unica alternativa ad esso, e comunque attuabile solo in presenza di una piccola fonte di luce, è quella di aumentare gli ISO (sensibilità del sensore), ma in questo caso si compromette la qualità della foto.
La luce deve essere alle nostre spalle e deve illuminare il soggetto; se il soggetto è in contro luce occorre usare il flash o sovraesporre, a meno che non si voglia fare una foto creativa dove si vede solo la sagoma scura (io adoro questo tipo di foto!)
Il momento migliore per fotografare è al mattino presto o al tardo pomeriggio: nel primo caso la luce è più fredda e chiara, al tramonto è invece calda e morbida con colori accentuati e tendenti al rosso.
Composizione
La composizione viene spesso sottovalutata, invece è la cosa più importante in assoluto. La macchina fotografica registra semplicemente l’immagine, chi fa la foto sei tu. Tu decidi quando scattare e cosa includere nell’inquadratura.
Per questo motivo non fate foto di fretta, guardate bene cosa state inquadrando. Dovete pensare che quello che state vedendo sarà la vostra foto e ricordate sempre che la foto RACCONTA IL VOSTRO VIAGGIO!
Sovra/sotto esposizione
L’esposimetro delle nostre macchine fotografiche legge la luce di ciò che stiamo inquadrando e regola di conseguenza quella per l’esposizione dello scatto. A volte, però, in particolari condizioni (neve, controluce, soggetti neri, soggetti bianchi) si confonde e genera uno scatto o molto scuro o molto chiaro. In questi casi la maggior parte delle reflex è fornita di un comando -/+ che ci consente di correggere l’esposizione calcolata automaticamente dalla macchina fotografica. Se il soggetto è troppo scuro dobbiamo sovraesporre, se è troppo chiaro dobbiamo sottoesporre. Ci sono ovviamente varie possibilità di correzione da 0,3 fino a 2/3 fotostop.
Profondità di campo e Diaframma
E’ lo spazio dell’inquadratura che sarà a fuoco. Ad esempio, se abbiamo delle persone in fila indiana probabilmente solo le prime due o tre saranno ben a fuoco mentre le altre risulteranno sfuocate. Questo spazio è la profondità di campo che viene gestita attraverso il diaframma.
Il diaframma è quel componente meccanico dell’obiettivo formato da lamelle che lascia passare la luce. Le dimensioni di questo dispositivo sono regolabili in modo da far passare più o meno luce all’occorrenza. Se lo teniamo più chiuso la profondità sarà maggiore (ricordate la fila? tutte le persone saranno a fuoco), se lo teniamo aperto la profondità di campo sarà minore (solo le prime persone saranno a fuoco).
Dal livello di apertura del diaframma dipende anche il Tempo di scatto. Con il diaframma molto aperto si ottengono tempi di scatto molto brevi (consente di congelare l’immagine), viceversa accade con il diaframma molto chiuso (consente foto creative).
Prospettiva
Si tratta del modo in cui viene ripreso il soggetto, questo dipende dalla posizione della macchina fotografica e dall’obiettivo utilizzato. Se ad esempio abbiamo un soggetto basso sul terreno e facciamo lo scatto restando in piedi, questo risulterà piccolo e schiacciato in basso nell’immagine. Se invece ci stendiamo a terra, la prospettiva sarà molto diversa, il soggetto sarà più grande e proporzionato. La regola è quella di mantenere la macchina fotografica alla stessa altezza del soggetto. Se utilizziamo un obiettivo grandangolo probabilmente ogni soggetto incluso nello scatto sarà a fuoco. Se utilizziamo un teleobiettivo, solo il soggetto principale sarà a fuoco, lo sfondo invece sarà sfuocato.
Tempo di scatto
Il tempo di scatto è l’intervallo temporale che viene concesso alla luce per impressionare il sensore. Può essere molto breve come 1/8000 di secondo o molto lungo come 30 secondi/1 minuto. I tempi brevi sono possibili in condizione di luce forte (sole diretto, luce artificiale). I tempi lunghi di solito si usano in condizione di luce scarsa, bisogna abbinarci l’uso si un cavalletto.
Sensibilità ISO e Nitidezza
Gli ISO sono determinati in una scala che va da 100 a 3.200, 6.400 e oltre. Questa determina la possibilità che abbiamo di regolare la sensibilità del sensore della nostra macchina fotografica. Se abbiamo poca luce possiamo alzare la sensibilità ISO oltre 1.000 ad esempio. In questo modo probabilmente riusciremo ad avere tempi di scatto sufficienti per ottenere la nostra foto. Però gli ISO alti hanno come contropartita il fatto che generano rumore, si vedono cioè tutti quei puntini che rendono la foto granulosa e meno nitida.
Per nitidezza si intende la qualità della foto o meglio quanto siano ben marcati e visibili i dettagli del soggetto ritratto. I motivi per cui una foto non è nitida possono essere i seguenti:
– La messa a fuoco non è corretta
– Il soggetto si muove molto
– I tempi di scatto sono troppo lenti
– C’è poca luce e gli ISO sono molto alti
Cavalletto
Il cavalletto è un accessorio che non sempre viene apprezzato. A volte, però, è l’unico elemento che ci consente di ottenere scatti in condizioni difficili. Ad esempio per le foto notturne, se scattiamo a mano libera, la probabilità di fare una foto mossa è molto alta.
In definitiva i fattori che dobbiamo considerare per ottenere una buona foto sono:
- inquadrare in condizioni di buona luce
- decidere cosa includere nel fotogramma
- trovare la giusta combinazione tra il diaframma, gli ISO e il tempo di scatto.
Il consiglio è di partire impostando la macchina fotografica sul programma “A” (a priorità di diaframma), scegliere gli ISO piu bassi 100 e avere il diaframma tutto aperto. Questa dovrebbe consentire nella maggior parte dei casi di ottenere buoni scatti. Muovetevi su questa base, modificando di volta in volta le impostazioni, per tutti i casi particolari.