Tutor spenti sulle autostrade italiane. E’ questa la notizia che tiene banco oggi in Italia, proprio così da oggi 30/05/2018 dopo anni di onorato servizio i Tutor di Autostrade per l’Italia sono stati spenti a causa di un contenzioso sul brevetto. Ovviamente la decisione è arrivata dopo che la Corte d’Appello di Roma si è pronunciata in merito al suddetto contenzioso rigettando la richiesta di sospensione della disattivazione dei sistemi Tutor sulle autostrade Italiane.
Tutor spenti sulle autostrade Italiane. E la sicurezza stradale?
Intanto che la Corte di Cassazione pronunci il suo verdetto, ovviamente definitivo, la domanda che tutti ci poniamo in Italia riguarda la sicurezza sulla rete autostradale e se ci saranno risvolti negativi in tal senso. A tal proposito l’Asaps – Associazione sostenitori Polstrada ha commentato la notizia facendo trapelare, nemmeno velatamente, la loro preoccupazione sulla situazione generata dal contenzioso tra Autostrade per l’Italia e la Craft, l’azienda che rivendica di diritti sul sistema Tutor. Per l’Asaps quindi tale situazione è assolutamente preoccupante anche in vista dei prossimi week end e sopratutto dell’esodo estivo di massa che vede spostamenti ingenti di persone su tutta la rete autostradale nazionale. Ad ogni modo fanno sapere dagli organi deputati al controllo della sicurezza sulle Autostrade che la sentenza è vero ferma i Tutor ma saranno comunque ingenti i controlli su tutta la rete autostradale con autovelox, pistole laser ed altri sistemi di rilevazione di velocità. Chiaramente si fa anche appello al senso civico degli utenti della rete autostradale affinché prestino particolare attenzione durante i loro viaggi in Italia.
Tutor spenti sulle autostrade italiane! Si attende la Corte di Cassazione.
Intanto che la Corte di Cassazione si pronunci sullo spegnimento definitivo la Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017.
Per maggiori dettagli potete leggere gli articoli di stampa di Repubblica e Huffington Post.