Vulcano Kilauea, Hawaii. Continuano le brutte notizie dal fronte Hawaii dove continuano ininterrotte le eruzioni vulcaniche del Vulcano Kilauea seguite da innumerevoli esplosioni e terremoti. Come si apprende dalle varie fonti di stampa, tra le quali citiamo MeteoWeb, ancora 8 grandi fessure rimangono attive sulla fascia ovest del vulcano dando origine ad abbondantissime fuori uscite di magma che continua ad avanzare e distruggere tutto quanto trova sulla sua strada.
L’evento è in corso ormai da giorni sulla Grande Isola delle Hawaii nella suddivisione di Leilani Estates. Il flusso di magma continua dopo aver distrutto almeno 10 case della zona. Il magma viaggia ad una velocità di diverse centinaia di metri all’ora, incendiando la vegetazione circostante per il cui effetto rilascia anche metano.
Tra le strutture ricoperte e quindi più a rischio troviamo la proprietà dell’impianto geotermico del distretto di Puna. Le autorità confermano che due pozzi sono stati coperti dalla lava, ma sottolineano che non sono stati rilevati rilasci incontrollati di acido solfidrico.
Vulcano Kilauea, Hawaii. 92 strutture distrutte e 970 ettari di terra incendiati
E’ questo ormai il bilancio momentaneo dei danni che aumenta di ora in ora mentre eruzioni ed esplosioni continuano ininterrotte a scuotere la sommità del cratere del vulcano. Intanto un terremoto di magnitudo 4.4 è stato rilevato all’ora locale 17.42 di ieri senza fortunatamente generare alcuna allerta Tsunami.
Intanto ad informazione di tutti, turisti presenti sull’isola e prossimi in partenza, fanno sapere dal Servizio Meteologico Nazionale che “le ripetute eruzioni hanno fatto accumulare la cenere nell’aria”. “Inoltre, tutta la cenere depositata sarà probabilmente trasportata dai venti, contribuendo a condizioni polverose”.
Vulcano Kilauea, Hawaii. Aggiornamento 30/05/2018
La discesa di lava che minacciava i pozzi dell’impianto geotermico del distretto di Puna ha ostruito uno dei dei pozzi. Non essendoci precedenti di lava che abbia inghiottito una centrale elettrica geotermica resta forte il timore che un eventuale cedimento dei pozzi possa scatenare un’esplosione, con rilascio di idrogeno solforato ed altri gas nocivi.